Cos’è esattamente una psicodiagnosi clinica

Una psicodiagnosi clinica traccia, con strumenti scientifici, un quadro del funzionamento psicologico globale dello stato di salute psichica dell’individuo che vi si sottopone.

Funzionamento psicologico globale significa valutare gli aspetti cognitivi, affettivi ed impulsivi del soggetto, e la sua capacità di relazionarsi con il mondo esterno; lo stato di salute psichica è invece il quadro di benessere che il soggetto riesce a ricavare da questo equilibrio.

Questo risultato si ottiene attraverso la somministrazione di test psicologici; essi sono statisticamente validati e quindi scientificamente affidabili.

Che vantaggi dà una psicodiagnosi clinica

Quella di “conoscere bene se stessi” è una illusione: nessuno è in grado di avere una idea precisa del proprio funzionamento psichico, motivo per il quale una psicodiagnosi può risultare utile in molteplici occasioni.

Ripeto la risposta che diedi tempo fa ad una giovane paziente, scettica su questo argomento: “la psicodiagnosi è come una fotografia, chi compila i test fa lo scatto, io “sviluppo il rullino”.

A livello individuale, quindi, sono particolarmente interessate a eseguire questa valutazione, le persone che:

  • Hanno dei dubbi circa il proprio funzionamento, e vogliono andare a fondo su alcuni aspetti che non comprendono, anche se non fossero interessati (per il momento) a intraprendere una psicoterapia;
  • Hanno perplessità analoghe e sono interessate a un percorso terapeutico, che vogliono ottimizzare, riducendo i tempi di indagine iniziale, e, di fatto, la lunghezza della terapia;
  • Hanno problematiche organiche di possibile origine psicosomatica, che in questo modo può essere individuata oppure esclusa.

A livello organizzativo, una tale valutazione può essere richiesta in vari ambiti:

  • assistenziale, per ospiti di strutture di recupero psico-sociale
  • scolastico, per individuare eventuali problematiche che ostacolano l’apprendimento
  • giuridico, per valutare le condizioni psichiche di persone coinvolte in reati
  • aziendale, per ottimizzare la composizione di gruppi di lavoro

Tempi e costi

Precisando che una psicodiagnosi ha una struttura standard (io normalmente utilizzo tre test, due proiettivi e uno cognitivo, preceduti da un colloquio psicologico di carattere anamnestico), bisogna anche tenere conto che essa può essere variata a seconda dei casi, aggiungendo o cambiando gli strumenti di indagine.

In caso di una valutazione standard, sono previsti tre appuntamenti di due ore ciascuno: il primo è destinato al colloquio, il secondo al test cognitivo, il terzo ai test proiettivi. Il costo complessivo è di 500 €.

Cos’è esattamente una psicodiagnosi prestazionale

Lo scopo per cui si esegue una psicodiagnosi prestazionale è quello di valutare come vengono utilizzate le risorse mentali in occasione di una prestazione: in parole povere, in che misura una persona è capace di “dare il massimo” quando ne ha bisogno.
Questo tipo di valutazione mi è molto utile quando ho a che fare con gli atleti, perché mi indirizza il lavoro e mi semplifica la visione di punti di forza e aree di miglioramento.

È un tipo di lavoro che non vale solo nello sport, comunque, ma in qualunque ambito e professione che richieda particolari livelli prestazionali, tra cui le categorie più indicate sono:

  • medici e professioni di cura
  • insegnanti e formatori
  • forze dell’ordine e della sicurezza (vigili del fuoco, unità di crisi)
  • manager aziendali e gestori di gruppi di lavoro
  • artisti e performer

Non solo: essa è utile a chiunque abbia dei dubbi sulle proprie abilità prestazionali, quale che sia la prestazione cui si fa riferimento.

Cosa si misura con una psicodiagnosi prestazionale

I tipi di test scelti per questa valutazione differiscono parecchio da quelli utilizzati per una indagine clinica, in quanto l’obiettivo è differente.

Al di là di ciò, è importante porre l’accento sugli aspetti che questi test misurano.
Per semplificare possiamo dire che vengono sviscerate cinque principali aree interpretative:

  • la motivazione
  • la capacità di adattamento
  • l’energia
  • la gestione dell’emotività
  • l’autoefficacia

Tali settori di indagine rispecchiano le principali risorse mentali che vengono mobilitate in occasione di una prestazione, e devono essere valutate in relazione al tipo di prestazione che viene presa in esame.

Per essere più chiari, se la richiesta iniziale è quella di un atleta rispetto al suo sport, a venire valutata è la motivazione circa la pratica sportiva, la capacità di adattamento nella pratica sportiva, l’energia nella pratica sportiva, e così via.

Se la richiesta fosse invece giunta da uno studente rispetto al suo percorso di studi, allora a venire valutata sarebbe la motivazione allo studio, la capacità di adattamento allo studio, e via dicendo.

Tempi e costi

Anche in questo caso l’applicazione degli strumenti non è rigida, per cui farò riferimento ad una psicodiagnosi prestazionale standard. Il costo complessivo è di 350 €.

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